Top of the pops: books edition

Cose negative delle festività di fine anno:

1. Fare regali inutili

2. Ricevere regali inutili e talmente brutti che non avremmo mai il coraggio di riciclare

3. “Dai, vediamoci a pranzo/cena/aperitivo perché poi non ci vedremo più” (tocca legno)

Cose positive delle festività di fine anno:

1. Vacanzeeeeeee

2. I regali belli (sia fatti sia ricevuti)

3. Le liste

Come avete potuto notare, adoro fare liste e questo è il periodo dell’anno in cui posso orgogliosamente dichiararlo. Mentre nei primi 11 mesi dell’anno fare continuamente liste viene visto come sintomo preoccupante di una malattia ossessivo-compulsiva, a dicembre è normale. Anzi, lo si fa per qualsiasi cosa. Qualcuno ci riesce bene, come i video di Google e le liste dei migliori libri usciti nel 2018 del Guardian, a qualcun’altro le cose vanno peggio (coff coff Youtube). Appena esce una lista, di qualsiasi tipo essa sia, io devo leggerla. Ho così navigato tra liste di miglioti libri, telefilm, film, fatti importanti, storie interessanti, storie assurde, scoperte tecnologiche e liste personalissime. Le liste sono belle perché danno ordine e proprio per questo anche durante l’anno le amo, ma mai come a dicembre si riesce a trovare così tanto materiale.

Volevo fare anche io una lista, quella dei libri che ho letto durante l’anno. Mi sono però resa conto che sarebbe stato una noiosissimo e lunghissimo elenco che nessuno sano di mente avrebbe voluto finire. Quindi la mia smania di creare una lista si è evoluta in qualcosa di ancora più divertente da fare: il best of. Perché non c’è nulla di meglio di una lista da cui devi estrarre il top in base alle diverse categorie, una sorta di lista della lista

Ecco quindi il meglio del meglio dei libri letti da Ciccia Gianni quest’anno: miglior romanzo, miglior libro storico, miglior saggio, miglior serie letteraria e miglior graphic novel.

N.B. si tratta di libri che ho letto quest’anno ma che non sono stati necessariamente pubblicati nel 2018.

Si comincia!

1. Miglior romanzo (e miglior libro in generale): 4 3 2 1 di Paul Auster

Non c’è dubbio, Paul ha sbaragliato la concorrenza. Ed è un peccato dato che l’ho letto a gennaio 2018. Per quanto abbia letto tanti altri libri bellissimi, nessuno mi ha conquistata come questo romanzo di formazione “a più uscite”. Auster è riuscito nell’impresa di immaginare le possibili vite di una persona, Archie Ferguson, in base alle scelte dei suoi genitori e di lui. Un piccolo dettaglio può cambiare davvero tutto, dagli amori, agli interessi e alla personalità di Archie. Sliding doors non è nulla in confronto.

2. Miglior libro storico: Cigni selvatici. Tre figlie della Cina di Jung Chang

Un must have per chi ama l’Asia e la Cina e, in questo momento storico, per tutti. Capire la Cina è la sfida di questo decennio (oltre a capire cosa sia esattamente la blockchain) e devo dire che questa storia vera di tre generazioni di donne completamente diverse che hanno attraversato il ‘900 cinese sopravvivendo a guerre, cambiamenti sociali e politici, è un ottimo punto di partenza. Pensare di capire un paese tramite un libro è un atto di arroganza, ma ignorarlo completamente basandosi solo su pregiudizi e sentito dire è un atto di ignoranza.

3. Miglior saggio: Sapiens. Da animali a dèi. Breve storia dell’umanità di Yuval Noah Harari

È proprio di quest’anno il terzo libro di Yuval, 21 lezioni per il XXI secolo. Ho deciso di non leggerlo subito perché questa primavera ho divorato gli altri due volumi del famoso storico. Non so quindi come sia il nuovo arrivato ma il mio consiglio è di iniziare da Sapiens, il più interessante degli altri due. Nonostante si tratti di un libro scritto da uno studioso, la lettura è davvero coinvolgente. Yuval ci porta per mano lungo la storia dell’umanità, dipanando le nubi della nostra ignoranza, distruggendo certezze e creandone di nuove. Si tratta di uno di quei libri che, almeno per un attimo, ci fanno sentire intelligenti dopo che li abbiamo finiti.

4. Miglior serie letteraria: L’amica geniale di Elena Ferrante

Che bello assistere alla piccola rinascita della letteratura italiana di quest’ultimo periodo. Quest’anno la mia wishlist si è arricchita di moltissimi titoli italiani che non vedo l’ora di prendere in mano. Elena Ferrante è stata una scoperta meravigliosa e inaspettata (quando tutti leggono una cosa mi viene sempre il sospetto che ci sia puzza di bruciato): Napoli, il rione, due donne forti e diverse. L’Italia senza fronzoli o idealismi. E un telefilm che ha retto bene la competizione.

5. Miglior graphic novel: Cinzia di Leo Ortolani

No, nessuna mania di grandezza. Cinzia mi è piaciuto aldilà dell’omonimia con il personaggio transgender di Ortolani. Lo consiglio perché Leo è un grande, perché la storia sa trattare in maniera leggera ed appropriata un tema che ancora oggi viene affrontato con disprezzo. Ma soprattutto, Cinzia è un personaggio e una persona fantastica di cui ci si innamora già dalla copertina.

Questo è il top of the pops 2018: books edition by Ciccia Gianni. Siete d’accordo?

E siete pronti per quella dei film e dei telefilm? Allora a risentirci all’anno prossimo 🙂

Felice anno nuovo a tutti!

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